Misure di protezione
In seguito agli avvenimenti del 2011 e 2012 il Comune di Bregaglia e l’ufficio tecnico cantonale hanno deciso di allargare il corso del fiume tra 10 e 70 metri su una lunghezza di circa 230 metri sulla sponda destra del fiume, immediatamente al di sopra del ponte sulla strada cantonale, estraendo circa 50'000 m3 di materiale e creando un bacino di contenimento in caso di ulteriori colate detritiche. Il progetto è stato approvato dal 60% dei votanti del Comune di Bregaglia e rispecchia un certo scetticismo in modo particolare degli abitanti di Bondo, cui spiaceva sacrificare il campeggio apprezzato particolarmente dagli alpinisti.
A partire dal 2011 il pizzo Cengalo è continuamente monitorato, inoltre dal 2013 all’imbocco della Val Bondasca è stato installato un sistema di allarme collegato a un impianto semaforico posto lungo le principali strade del fondovalle.
Durante l’estate del 2015 lungo la strada d’accesso alle capanne Sciora e Sasc Füra sono stati affissi dei cartelloni indicanti il pericolo; la traversata “Viale” che collega le due capanne è stata ufficialmente chiusa. I proprietari dei maggesi nella zona a rischio sono stati informati dal Comune.