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Misure di protezione

Zone di pericolo

Dopo gli eventi dell’agosto 2017, la Commissione cantonale dei pericoli III ha valutato la nuova situazione e determinato le nuove zone di pericolo.
Le opere di protezione provvisorie costruite a seguito della colata detritica dell’agosto 2017 non sono state considerate, perché, secondo gli esperti, la loro durevolezza non è garantita. Per la determinazione delle nuove zone di pericolo sono invece state considerate in parte le opere di protezione lungo la Bondasca realizzate nel 2014 (Bondo I) ancora funzionanti dopo gli eventi dell’agosto 2017.

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Spazio riservato alle acque

Lungo il fiume Bondasca lo spazio minimo riservato alle acque viene aumentato in corrispondenza della futura zona di pericolo elevato 1, incluse le opere di protezione in fase di progettazione. Lungo il fiume Maira, presso Spino, lo spazio minimo riservato alle acque deve essere aumentato per motivi di protezione contro le piene e adattato al progetto di protezione contro le piene rispettivamente alla futura zona di pericolo elevato 1.

Misure di protezione

I votanti del Comune di Bregaglia hanno accettato il 31 gennaio 2021 la domanda di credito di 42 milioni di franchi per la ricostruzione di Bondo. Il progetto è parzialmente finanziato con sussidi federali e cantonali; i costi a carico del Comune potranno essere finanziati in parte dalle donazioni ricevute in occasione degli avvenimenti del 2017. Questo progetto di ingegneria idraulica ha lo scopo di garantire la sicurezza contro le piene e le colate detritiche per l’area insediativa di Bondo, Sottoponte, Spino e Promontogno nonché per gli utenti delle strade del Maloja, Promontogno, Soglio e delle strade comunali.

Costruzioni lungo i fiumi

Le costruzioni lungo la Bondasca e la Maira hanno lo scopo di proteggere l’area abitativa e le infrastrutture da colate detritiche e inondazioni. Le zone di ritenzione sono state concepite come ampliamento gestibile dei fiumi Bondasca e Maira e sono dimensionate per un deposito di circa 300'000 m3 (quasi fino al bordo dell’argine). Le opere longitudinali all’alveo sono concepite come argini con massi, argini a scogliera o con muri a gravità a Spino.

Architettura del paesaggio

Nella ricostruzione non rientrano solo la protezione contro le piene delle vie di comunicazione, ma anche e soprattutto l’integrazione, la ricostruzione e la progettazione di una parte dell’insediamento e del paesaggio culturale delle aree circostanti, in un luogo di grande importanza storico-culturale.

L’integrazione delle infrastrutture si basa su tre principi di progettazione:

  1. l’utilizzo di materiale indigeno e il mantenimento della tipologia dei manufatti regionali,
  2. la mediazione tra le caratteristiche della valle e della natura e quelle dell’insediamento e delle persone,
  3. il generare per l’agglomerato un valore aggiunto.

Il nuovo sentiero sull’argine è inteso come “promenade” e serve da collegamento tra la nuova fermata dell’autopostale e Bondo, Punt, la sala polivalente e i Crotti. Le mura storiche e i castagni che fanno parte dell’insieme Crotti, nell’area della sala polivalente sono preservati al massimo. Il terreno agricolo è toccato minimamente e si estende al massimo nell’insediamento creando un margine chiaro con Bondo.

Lato Bondo la cresta dell'argine è accessibile attraverso un sentiero. L’argine scende attraverso terrazze verdi sostenute da muri in pietra naturale fino al livello dei giardini privati. Il terrapieno si abbassa fino al livello dei giardini privati in terrazze verdi sostenute da muri in pietra naturale. Muri di sostegno negli argini e lungo la strada cantonale sono rivestiti in pietra naturale su ampie superfici. A dipendenza della situazione (campagna / villaggio) e della funzione (argini / muro del giardino), la pietra scesa dal Cengalo è lavorata più finemente o più grossolanamente.

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Modell01
Modell02
Modell03
Modell04

Programma di costruzione

Durante i lavori di costruzione sono possibili ulteriori colate detritiche; l’eventuale rimozione avrà un’influenza sullo svolgimento dei lavori. Dato il complesso processo di costruzione, si calcolano circa quattro anni di lavori:

2021/22

A causa dell’attuale ridotta protezione dalle inondazioni di Spino, i lavori ai fiumi Maira e Bondasca sono realizzati in parallelo.

Dal 2022

Costruzione della strada Spino–Promontogno, dei ponti Punt e Bondasca, dei muri di sostegno, dell’innalzamento stradale, dei sottopassaggi per i pedoni e per i dumper.

2023

Demolizione e nuova costruzione del ponte Spizarun, realizzazione dell’accesso alla sala polivalente di Bondo e lavori circostanti al ponte Punt come pure il completamento dei lavori paesaggistici all’argine della Bondasca.

2024

Smantellamento del vecchio tracciato della strada cantonale e del vecchio ponte Bondasca, completamento del ponte Maira Spizarun, realizzazione della rotonda, lavori di pavimentazione.

2025

Fermata autopostale Bondo.
Pavimentazione e rifiniture.
Sistemazione finale del deposito di materiale.
Allontanamento del ponte di emergenza militare.

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